Un uomo viaggia in treno da una località sulla costa meridionale dell’Europa a Berlino. È uno scrittore fallito, un giornalista saltuario che dopo la fine di una relazione decide di partire e tornare nella città che ha segnato l’immaginario della sua infanzia. I suoi pensieri incedono al ritmo delle ruote sui binari mentre gli appunti che riempiono il taccuino intrecciano ricordi personali e riflessioni sull’odierna situazione europea, sulle disuguaglianze sociali, sulla violenza e le pratiche disumanizzanti a cui devono sottostare i migranti… Un testo magnetico e dallo stile superbo, un romanzo fortemente ancorato all’attualità che smaschera l’idea illusoria che esista un posto migliore verso cui fuggire.
Ivana Sajko
Nata a Zagabria nel 1975 e attualmente residente a Berlino, IVANA SAJKO è scrittrice, drammaturga e performer. I suoi testi, tradotti in diverse lingue, hanno ricevuto numerosi riconoscimenti e le sue opere teatrali sono state rappresentate sui palcoscenici di tutto il mondo. Tra i suoi libri in italiano figurano la raccolta di testi teatrali nota come “Trilogia della disobbedienza” e il romanzo Rio Bar (Excelsior 1881, 2008)