Il mondo appartiene a chi distingue le sfumature.
“La deriva populista del Trenta Orizzontale” esplora con ironia e schiettezza gli effetti psicologici della perdita del successo, mettendo a confronto il mondo analogico con quello digitale.
Quarta di copertina
La crisi dell’Enigmistica Tradizionale, soppiantata dal progresso tecnologico, ha scaraventato il Trenta Orizzontale in un baratro profondo. Spariti gli amici, bruciati tutti i guadagni, la gloria un ricordo lontano, si trascina stanco e sfiduciato, alimentandosi di rancore. L’amore della Casella Bianca, unico affetto rimastogli, non basta a risollevarlo: la rabbia lo consuma e con rabbia cieca risponde a ogni avvenimento. Incapace di accettare il fallimento, attribuisce al mondo esterno la causa di ogni insuccesso, rifiutando di guardarsi dentro.
Dal nulla, una nuova formazione politica irrompe nel mondo paludato dell’Enigmistica. Una forza dirompente, che promette di ribaltare lo status quo e restituire ai derelitti un rinnovato splendore. Supportato da nuovi alleati, lottando contro antichi nemici, il Trenta Orizzontale sogna e insegue una seconda occasione, agognando la rivincita su anni di umiliazioni e anonimato.
Cavalcherà l’onda, spingendosi sempre più in alto, fino a quando la sua nuova vita lo porrà di fronte a un bivio crudele: l’amore e il rispetto di sé, a costo di perdere di nuovo ogni cosa, oppure il compromesso e la falsità, mantenendo fama e ricchezza? Alla fine del percorso, imparerà che tutto ha un prezzo e l’unica vera libertà è quella di decidere se pagarlo o meno.