Collana di poesia
Il panorama della odierna produzione lirica è ancora pesantemente segnato da una tradizione oramai ridotta a stanca ripetizione di formule stereotipate senza più forza. La collana Scavi Urbani si propone di rintracciare le voci che accolgono nei propri versi la necessità e la sfida di raccontare la dimensione metropolitana, fluida e postmoderna del nostro tempo.
Direttore di Collana Matteo Fais
Responsabile editoriale del progetto Elisa Zumpano
Preghiere per cellule impazzite
di Matteo Fais
La poesia di Matteo Fais è una disarmata e impudica resa alla realtà e al suo brulicare di possibilità, pur evitandone l’accettazione acritica.
In Preghiere la voce poetica è scheggia e strappo, lacerazione, bellezza senza orpelli denudata.
La raccolta è sferzata da una vitalità violenta, ma ferita, e da una volontà strabordante di giungere al cuore della vita, di assaporarla fino alla nefandezza, senza paura del negativo.
Non c’è nel poeta rifiuto intellettuale o una presa di distanza morale dal suo tempo, come se a questo egli non appartenesse o vi si ponesse al di sopra, ma solo un incessante inseguire il presente (e l’amore) senza cercare di ricomporlo in un definitivo o superiore orizzonte di senso, accettandone i paradossi e le laceranti contraddizioni.
Dalla prefazione di Valentino Fossati
Non si può definire un’opera scritta a ridosso dell’esistenza, ma all’interno di essa, nelle sue viscere […] Matteo Fais è un poeta che si sporca, si infanga con la vita, mai distaccandosene, sempre guardandola in faccia. Non la affida ad un codice poetico trasfigurante, non cerca facili mediazioni. L’unico desiderio, semplicemente, disinteressatamente, è viverla, viverla prima ancora che conoscerla, nella meraviglia e nella nefandezza, e dire, alla fine, anche la fame di bellezza che non diminuisce (anzi) all’approssimarsi dell’oscurità: “L’ultimo giorno prima di cedere / e abbandonarmi all’inverno / mi sono seduto sulla riva / a rubare tutto il mare / che gli occhi di un uomo / possano portarsi via / in un mattino.”